Tre giorni di lavori dal 23 al 25 ottobre in quella che è stata la prima fabbrica al mondo: l’Arsenale di Venezia. 3.000 metri quadri divisi in tre aree allestite con stand, community area, sale convegni, clusters.
Innovazione e cittadinanza digitale, luogo di incontro per il “Popolo della Rete”ma non solo: le tre giornate hanno previsto una serie di convegni, tavole rotonde e seminari in cui sono stati illustrati, tra gli altri, Best Practice mondiali per l’e-democracy, strategie di comunicazione per la PA, visioni condivise per favorire la modernizzazione della PA digitale.
Questo è il Venezia Camp.
Qui le dirette video.
La Carta Etica Digitale
Innovatori, l’associazione nata per promuovere l’innovazione ed essere punto di riferimento per l’elaborazione di proposte di sviluppo del Sistema Italia, ha partecipato al Venezia Bar Camp, la tre giorni di confronto e condivisione sul tema dell'innovazione e dell’etica per la cittadinanza digitale in programma il 23, 24 e 25 ottobre u.s..
In linea con l’idea di Bar Camp, ossia una “conferenza non conferenza” in cui sono i partecipanti a proporre i temi su cui confrontarsi e discutere, l’iniziativa in programma a Venezia sta vedendo definirsi un fitto programma di interventi su cultura e cittadinanza digitale, nuovi paradigmi della comunicazione on line, social media al servizio dei cittadini.
E’ in questo scenario di condivisione e diffusione di una cultura dell'innovazione della cittadinanza digitale che si inserisce l’intervento di Innovatori, in programma il 25 ottobre alle ore 09:30, dal titolo “Carta Etica Digitale”.
Il workshop, coordinato dal Presidente di Innovatori Massimo Melica, ha affrontato il complesso tema dell’uso consapevole della Rete e degli effetti della cessione dei propri dati personali su Internet e ha visto l’Associazione Innovatori presentare la propria proposta per una “Carta Etica Digitale” per una regolamentazione del trattamento dei propri dati sulla Rete.
Art.1 (Opportunità digitale)
A chiunque deve essere universalmente garantita l’opportunità di accedere ad Internet per la diffusione del proprio libero pensiero.
Art.2 (Sviluppo)
I Governi favoriscono l'accesso locale ad Internet quale sviluppo democratico della Societa' dell’Informazione.
Art.3 (Promozione)
I Governi sostengono l'utilizzo di Internet sviluppando procedure di governance che assicurino trasparenza, efficacia e tempestività nei rapporti tra Stato e cittadino.
Art.4 (Rispetto)
Chiunque nell'utilizzo di Internet e' chiamato al rispetto della risorsa tecnologica nell’interesse proprio e della collettività.
Art.5 (Verifica)
Chiunque nella diffusione di informazioni deve accertare e verificare, prima delle divulgazione delle stesse, la veridicità della fonte.
Art.6 (Segreto)
Chiunque condivide informazioni in Internet non è tenuto a rivelare la fonte dell’informazione se non su richiesta dell'autorità giudiziaria.
Art.7 (Anonimato)
Chiunque può ricorrere a sistemi di anonimizzazione etica qualora il Governo del proprio Paese ponga in atto azioni lesive verso i diritti e le libertà fondamentali dell'uomo.
Art.8 (Compilazione)
Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve rispettare i diritti personali e patrimoniali altrui.
Art.9 (Standard)
Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve porre ogni azione affinchè sia possibile garantire l’interoperabilità dei sistemi.
Art.10 (Gratuità)
Chiunque produce e diffonde liberamente la propria conoscenza non è tenuto alla corresponsione di alcuna tassa o esser sottoposto a vincoli di controllo.