Windows 10 rappresenta per Microsoft il punto di arrivo di un viaggio iniziato con Windows 8 e proseguito con Windows 8.1.
Il sistema operativo è stato progettato per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti, in quanto l'esperienza d'uso sarà ottimizzata per ogni dispositivo, coniugando al meglio le due interfacce.
Un'unica piattaforma software per smartphone, tablet, notebook, PC e console, e un solo marketplace per le applicazioni, offrendo nuove funzionalità che permettano di incrementare la produttività sul lavoro e nella vita privata. Windows 10 arriverà sul mercato entro l'estate 2015.
Fino ad allora sarà possibile testare le versioni preview che Microsoft rilascerà nel corso dei mesi.
“One product family, one platform, one store” è il motto scelto da Microsoft per presentare il nuovo sistema operativo. In queste poche parole sono racchiuse le motivazioni che hanno portato allo sviluppo di Windows 10: un’unica piattaforma che coprirà una famiglia di prodotti dalle caratteristiche eterogenee, attraverso nuove funzionalità, un’interfaccia rinnovata e un unico store digitale, dove gli utenti possano trovare tutte le applicazioni, sia quelle tradizionali, sia quelle ottimizzate per i dispositivi dotati di touchscreen.
Windows 10 è un nuovo Windows, perché rappresenta per Microsoft un grande cambiamento rispetto a Windows 8. Il sistema operativo è stato progettato per un mondo “mobile first, cloud first”, in cui le persone non sono più vincolate ad un determinato dispositivo, ma usano (per lavoro o per svago) una moltitudine di device. Windows 10 è quindi la prima versione veramente multipiattaforma, in quanto può essere installato non solo su smartphone, phablet, tablet, notebook, ibridi e PC, ma anche su console, grandi schermi touch e pure sui microcontrollori per la Internet of Things, come Intel Galileo. Microsoft ha confermato che Windows 10 potrà essere installato su tutti i Lumia con Windows Phone 8 (con alcune limitazioni).
Durante la keynote di presentazione, Terry Myerson (Vice Presidente della divisone Operating Systems) è stato a tal proposito estremamente chiaro e diretto: «Windows 10 è la piattaforma più globale di sempre». Nella prima preview ufficiale il discorso si è fatto ancor più chiaro: un sistema operativo per un «more personal computing» che ha il dovere di reinventare l’idea di Windows verso la logica del servizio.
Disponibilità e prezzi
Dal 1 ottobre 2014 è possibile scaricare una copia gratuita della Windows 10 Technical Preview (build 9841). Gli utenti interessati devono prima effettuare l’iscrizione al programma Windows Insider, grazie al quale Microsoft raccoglie i dati sull’utilizzo del sistema operativo per ricevere i feedback dai partecipanti. Il 21 ottobre 2014 è stata rilasciata la build 9860 che introduce oltre 7.000 miglioramenti e l’Action Center. Poche novità, invece, nella build 9879 di metà novembre.
Il 23 gennaio 2015 è stata distribuita la nuova build 9926 che include Cortana. La prima preview per smartphone è stata rilasciata il 12 febbraio 2015, ma può essere installata solo su sei Lumia. Dal 18 marzo 2015 è disponibile la build 10041 che include miglioramenti per menu Start, desktop virtuali e app Foto. È stato inoltre aggiunto a Cortana il supporto per altre lingue, tra cui l’italiano. La release finale verrà distribuita entro l’estate 2015.
Importanti le novità relative al costo di accesso al nuovo sistema operativo. Microsoft ha annunciato che il prezzo sarà infatti pari a zero per tutti gli utenti Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1. L’offerta durerà un anno e gli utenti riceveranno aggiornamenti gratuiti per tutta la vita del dispositivo. Il prezzo di Windows 10 non è ancora stato ufficializzato, ma con ogni probabilità sarà inferiore a quello di Windows 8. Il modello di business è cambiato e la velocità di update del sistema farà il paio con una sorta di abbonamento che garantirà l’aggiornamento alle nuove release. Microsoft ha infatti scelto un approccio “Windows as a Service” che, di fatto, elimina il concetto di versione.
Requisiti minimi
Durante il WinHEC 2015, dedicata ai partner OEM, Microsoft ha ufficializzato i requisiti minimi per le versioni desktop e mobile di Windows 10. Per installare il sistema operativo su PC, notebook e tablet occorrono almeno un display da 8 pollici con risoluzione di 800×600 pixel, 1 o 2 GB di RAM (32 o 64 bit), 16 o 32 GB di storage (32 o 64 bit), scheda video DirectX 9.0 e, solo per i tablet, pulsanti di accensione e volume.
Per gli smartphone è richiesto invece un display compreso tra 3 e 7,99 pollici, 4 GB di storage, microSD da 4 GB, scheda video DirectX 9.0, pulsanti Power, Volume Up/Down, Start, Back e Search. La dimensione minima della RAM varia in base alla risoluzione dello schermo: 512 MB (da 800×480 a 854×480), 1 GB (da 960×540 a 1366×768), 2 GB (da 1440×900 a 1920×1200), 3 GB (da 2048×1152 a 2560×1600), 4 GB (2560×2048 e superiore).
Microsoft ha inoltre rilasciato la Upgrade Matrix, ovvero le combinazioni possibili per aggiornare il sistema operativo attuale a Windows 10. L’upgrade diretto tramite ISO è consentito da Windows 7, Windows 7 SP1, Windows 8, Windows 8.1 e Windows 8.1 Update. L’upgrade tramite Windows Update è possibile solo da Windows 7 SP1, Windows 8.1 Update e Windows Phone 8.1. Windows RT non verrà aggiornato.
Windows 10 è gratis per sempre?
L’azienda di Redmond ha comunicato che l’upgrade a Windows 10 sarà consentito anche agli utenti che usano una copia pirata del precedente sistema operativo. Tuttavia, la licenza non verrà regalata. Molto probabilmente ci saranno limitazioni in termine di funzionalità.
Il nuovo menu Start
Durante la conferenza Build di aprile 2014, Microsoft aveva mostrato un’anteprima del menu Start, affermando che sarebbe stato incluso in una futura versione del sistema operativo. Gli addetti ai lavori avevano ipotizzato la sua integrazione in Windows 8.1 Update 1 o in Windows 8.1 Update 2 (aggiornamento mai rilasciato e sostituito da un update mensile). L’interfaccia desktop ha richiesto però modifiche più profonde, quindi il menu Start è stato ripristinato in Windows 10. Le differenze rispetto al menu Start di Windows 7 sono molte (ecco il perché dell’aggettivo “nuovo”).
Innanzitutto, il menu elenca sia le applicazioni tradizionali, sia le app Modern. Nella colonna destra sono visualizzate le live tile, che possono essere spostate, ridimensionate ed eliminate, come su Windows 8.1. Nella parte alta della colonna sinistra sono presenti il nome dell’utente e i collegamenti alle cartelle di sistema (Documenti, Immagini, Impostazioni PC e File Explorer). Il menu può essere ridimensionato a piacimento, fino a portarlo in posizione orizzontale sulla taskbar. Microsoft ha inoltre aggiunto la possibilità di cambiare il suo colore nelle impostazioni. A partire dalla build 9926, il box per la ricerca è stato spostato nella barra delle applicazioni e consente di usare Cortana per cercare contenuti sul computer e online.
Spartan, l’altro browser
Una delle novità più importanti di Windows 10 è rappresentata da un browser profondamente integrato nel sistema operativo, che Microsoft ha progettato per offrire una navigazione migliore rispetto ad Internet Explorer 11. Le qualità di Spartan sono molte, tutte ispirate all’idea per cui Windows non è più soltanto un codice in grado di far girare la macchina, ma soprattutto un ambiente che deve ospitare l’utente e deve facilitarne l’esperienza.
Tra le qualità di Spartan, pertanto, vi sono tre caratteristiche peculiari che ben ne esplicano la natura:
- sia tramite touch che tramite pennino è possibile selezionare una porzione della pagina durante la navigazione: la nota creata può quindi essere condivisa o utilizzata su applicazioni varie. La pagina Web viene dunque trattata non come elementi stabiliti da uno sviluppatore, ma come unicum esperienziale così come vissuto dagli occhi del navigatore. E quest’ultimo potrà dunque interagirvi a piacimento, estrapolandone elementi arbitrari e facendone uso proprio;
- una nuova “reading mode” consente di alienare dalla pagina ogni elemento di distrazione, focalizzando tutto sul testo: l’utente può così immergersi nella lettura, ricavandone un’esperienza priva di disturbi. Tale modalità favorisce la concentrazione sul testo e sui contenuti.
- Spartan integra Cortana: l’assistente personale può essere utilizzato per effettuare le ricerche.
Spartan non sostituisce Internet Explorer 11 (su desktop), ma sarà il browser predefinito per tutte le versioni di Windows 10. Microsoft aveva previsto l’uso di due motori di rendering (il vecchio Trident e il nuovo Edge) per entrambi, ma durante lo sviluppo del sistema operativo ha deciso che Edge verrà usato solo da Spartan, mentre IE11 rimarrà sostanzialmente invariato da Windows 8.1 e quindi userà ancora Trident per garantire la compatibilità con i siti web legacy.
Per usare Spartan è necessario installare la build 10049 della Technical Preview rilasciata da Microsoft il 30 marzo 2015. Il motore di rendering Edge è ancora presente in IE11 (deve essere attivato in about:flags), ma verrà eliminato nelle prossime release del sistema operativo.
Task View e desktop virtuali
In Windows 7 si chiamava Windows Flip, mentre in Windows 8 il suo nome era Switcher, ma la sua funzione era la stessa: consentire all’utente di passare velocemente da un applicazione in esecuzione all’altra, usando la tastiera e il touch. In Windows 10 è stata inclusa una nuova interfaccia, denominata Task View. In questo caso, oltre alle applicazioni, vengono mostrati anche i desktop virtuali.
Invece di sovrapporre le finestre su un singolo desktop, è possibile creare altri desktop in cui aprire le applicazioni, eventualmente suddivise in base al compito specifico (ad esempio, app per svago e app per lavoro). Per aggiungere i desktop virtuali è sufficiente premere il pulsante sulla taskbar che raffigura due rettangoli sovrapposti. Il Task View viene attivato anche con le combinazioni ALT + TAB e WIN + TAB. Le finestre delle app possono essere spostate da un desktop all’altro.
Snap Assist, app “windowed” e Continuum
La funzionalità Snap View, che in Windows 8 permette di affiancare le app Modern, è stata migliorata in Windows 10 ed estesa alle applicazioni tradizionali. L’utente può visualizzare sullo schermo fino a quattro app con il nuovo layout a quadranti. Windows 10 suggerirà in modo intelligente (Snap Assist) come riempire lo spazio disponibile.
Le app Modern vengono ora aperte all’interno di finestre, come i programmi desktop. Sono quindi presenti i pulsanti per la massimizzazione, minimizzazione e chiusura, oltre alla barra del titolo (a scomparsa), dal quale si può accedere alle varie opzioni (Cerca, Condividi, Riproduci, Stampa, ecc.) con un tap o un clic sul pulsante con tre puntini.
Continuum è sicuramente la feature più interessante e utile per gli utenti che possiedono un dispositivo ibrido o 2-in-1, come il Surface Pro 3. Windows 10 modifica automaticamente il layout dell’interfaccia quando viene collegata e scollegata la tastiera. Nel primo caso, viene mostrato l’ambiente desktop con il menu Start e le app “windowed”. Nel secondo caso, il menu Start viene portato a pieno schermo e sostituisce in pratica il precedente Start screen.
App universali e Windows Store
Con l’arrivo di Windows 10 è stato cambiato il nome delle app Modern, ora definite Universal app, in quanto possono essere installate su smartphone, tablet e PC. Anche il Windows Store subirà una profonda trasformazione, diventando un hub per tutte le applicazioni (touch e non touch) e per altri contenuti digitali. Sono previste inoltre nuove forme di pagamento e la creazione di uno “store-in-store”, in cui le aziende possono posizionare le app pubbliche e quelle riservate ai propri dipendenti. Windows Store sarà l’unico negozio digitale per tutti i dispositivi: “one platform, one store”.
Varie applicazioni saranno integrate in Windows 10 e potranno essere utilizzate da tutti i device animati dal nuovo sistema operativo: Foto, Video, Musica, Mappe, Calendario, Skype, OneDrive e altre funzioni potranno essere così usate con totale continuità e omogeneità nell’esperienza finale, facilitando il compito dell’utente e l’accesso ai file.
IE12, Cortana e centro notifiche
Durante la keynote di fine settembre 2014, Microsoft ha mostrato solo le novità incluse nella versione preliminare del sistema operativo, tralasciando le funzionalità che verranno integrate nelle release successive. Non è stato fatto nessun riferimento ad Internet Explorer 12 (la preview include IE11), a Cortana e al centro notifiche, di cui nei mesi scorsi sono trapelate diverse indiscrezioni. In base ad clune indiscrezioni, Internet Explorer 12 avrebbe dovuto avere una nuova interfaccia. Con la build 9926, Microsoft ha svelato che Windows 10 includerà ancora IE11, al quale verrà affiancato il nuovo browser Spartan.
Cortana, l’assistente personale di Windows Phone 8.1, è stato integrato anche nel sistema operativo desktop (a partire dalla build 9926) per migliorare la tradizionale funzione di ricerca. Cortana non solo consente un’interazione con l’utente tramite linguaggio naturale, ma impara azioni e abitudini per assistere ricerca e navigazione in vari modi al servizio dell’esperienza finale. Il centro notifiche, invece, mostra all’interno di una finestra rettangolare (nell’angolo inferiore destro) i messaggi inviati dal sistema operativo e dalle applicazioni.
Action Center, Battery Saver e Data Sense
Dal 21 ottobre 2014 è disponibile la nuova build 9860 della Technical Preview che include numerosi miglioramenti e tre nuove funzionalità: Action Center, Battery Saver e Data Sense. Action Center è il centro notifiche, una finestra che elenca tutti gli avvisi del sistema operativo e delle applicazioni. A partire dalla build 9926, l’utente può interagire direttamente, ad esempio avviare una conversazione Skype quando viene mostrata una notifica di chiamata.
Battery Saver e Data Sense sono due funzioni ereditate da Windows Phone 8.1. La prima limita le attività in background per incrementare la durata della batteria, mentre la seconda monitora il consumo del traffico dati. Entrambe le feature non sono pienamente attive, in quanto alcune opzioni non possono essere selezionate.
Altre novità minori sono la combinazione di stati WIN+SHIFT+freccia per spostare l’app attiva su un altro monitor, l’animazione che indica chiaramente lo switch tra desktop virtuali e l’animazione “pop” visibile quando si aprono o chiudono le finestre delle app e di File Explorer (Esplora file). Gli utenti iscritti al programma Windows Insider possono ora scegliere la velocità con cui ricevere i futuri aggiornamenti (Fast e Slow).
Office è app universale
Office diventa accessibile da qualsiasi dispositivo Windows 10: dal PC al tablet, dallo smartphone al Microsoft Surface Hub, affinché l’intero ambiente Windows possa fruire della suite di connettività di Redmond. Nuove versioni di Word, Excel, PowerPoint, OneNote e Outlook consentono di accedere più facilmente ai file e di interagire indifferentemente con mouse, tastiera e touch.
Il 4 febbraio 2015 sono state pubblicate sul Windows Store Beta le preview delle prime tre app (Word, Excel e PowerPoint), mentre l’edizione per i sistemi Apple può essere scaricata dal sito http://products.office.com/en-US/mac/mac-preview.
Più complessa, invece, è la procedura per testare il nuovo Office per Windows: bisogna raggiungere il sito https://connect.microsoft.com/office, registrarsi con un Microsoft Account e poi partecipare al test di Office 2016 Preview (for Business). Questo programma di test ha alcune limitazioni significative: innanzi tutto, per attivare la suite serve una product key disponibile soltanto per gli abbonati alla versione Business di Office 365. noltre, Office 2016 per Windows sostituisce le versioni precedenti eventualmente installate: trattandosi di software in versione preliminare, non è adatto all’uso in ambiente di produttività.
Xbox Live anche su Windows 10
Grande novità per i gamer abbonati a Xbox Live. Gli utenti potranno sfidarsi in multiplayer da qualsiasi dispositivo, quindi non solo con la Xbox One, sulla quale viene eseguito il gioco, ma anche da PC, tablet e smartphone con Windows 10. I giochi stessi offriranno una migliore esperienza di gaming, grazie alle maggiori performance delle DirectX 12, e alla funzionalità Game DVR, che permette di registrare specifiche fasi di gioco da condividere online con i propri amici.
Xbox Live diventa pertanto il ponte per l’interazione tra il mondo Xbox e il mondo Windows, creando così il necessario canale di comunicazione che rende l’ambiente unico e l’esperienza integrata.
Perché Windows 10?
Per mesi è circolato il nome Windows 9 per indicare la nuova versione del sistema operativo, sebbene Microsoft non abbia mai confermato questa indiscrezione. Tutti però davano per scontata la scelta “cronologica”. Invece, a sorpresa, l’azienda di Redmond ha deciso di saltare un numero, presentando Windows 10. Nel corso della keynote, Terry Myerson ha dichiarato che Windows One doveva essere il nome più adatto, ma Windows 1 è già stato usato. Allora, perché Windows 10?
C’è chi ipotizza che la scelta sia legata alle tipologie di dispositivi sui quali può essere eseguito. Gli sviluppatori sostengono che il motivo dipenda da un problema di codice. Ma probabilmente Windows 10 è il nome migliore per indicare un grande cambiamento, un allontanamento da Windows 8 e soprattutto l’ultima major release di Windows. Microsoft ha infatti previsto aggiornamenti frequenti che introdurranno patch di sicurezza, fix e nuove funzionalità, rispondendo alle richieste degli utenti e delle aziende.
fonti: webnews.it e focustech.it