La schermata di selezione con cui Microsoft ha fatto pace con l'Unione Europea farà il suo debutto ufficiale il 1 Marzo. Finisce ufficialmente la guerra dei browser?
In un comunicato ufficiale, la Commissione europea annuncia di aver finalmente preso una decisione sulla questione legata a Microsoft e all'abuso di posizione dominante che coinvolge il browser Internet Explorer.
La questione fu portata dinanzi alle autorità di Bruxelles dalla norvegese Opera software, che nei mesi successivi ha ricevuto il sostegno della fondazione Mozilla e Google. Allo scopo di evitare pene, condanne e multe, Microsoft aveva proposto la scorsa estate una schermata iniziale (Ballot Screen) che presentasse all'utente l'installazione di software alternativi a Internet Explorer.
Alla fine della lunga causa, conclusasi con la decisione dell'UE, l'azienda di Redmond non sarà sanzionata. Nel corso dei prossimi cinque anni, Microsoft dovrà realizzare attraveros Windows Update un nuovo sistema di installazione, rivisto e corretto, per gli utenti di Windows XP, Vista e Windows 7, permettendo loro di scegliere il browser che desiderano installare oltre o in alternativa a Internet Explorer. Questo provvedimento sarà applicato e applicabile al solo spazio europeo.
Secondo i termini del contratto, i produttori OEM avranno anche la possibilità di installare software concorrenti e disattivare Internet Explorer. Neelie Kroes, il commissario europeo responsabile degli affari sulla concorrenza, spiega così: "Questa decisione andrà a vantaggio di milioni di consumatori europei permettendo loro di scegliere liberamente il loro browser web". Aggiunge che quest'iniziativa dovrebbe consentire ai produttori di software di innovare offrendo prodotti sempre più efficienti.
La Commissione europea precisa che "se Microsoft dovesse manacare ai suoi impegni, la Commissione potrebbe inflieggergli una multa equivalente al 10% massimo del suo fatturato annuo, senza dover provare l'esistenza di una violazione qualunque delle norme dell'UE relative alle intese e agli abusi di posizione dominante".
fonte: notebookitalia.it