Il nome fa il verso al corrispettivo televisivo, ma si tratta di qualcosa di ben diverso dai Telegatti. Stiamo parlando infatti dei Teletopi, la rassegna che mette in competizione – seppur giocosamente – le micro web tv italiane. Trenta giurati esperti di comunicazione e nuove tecnologie voteranno i canali online creati da cittadini videomaker per passione.
Sul sito dei Teletopi fino a novembre sarà possibile visionare tutte le produzioni tratte dai web-palinsesti disponibili anche direttamente nel canale YouTube.
Ben quarantacinque le micro web tv in nomination. Cinque le categorie, espressione delle identità dei vari canali: si va dalle web tv puramente informative a quelle di denuncia, dai canali amarcord dove il passato viene digitalizzato a quelli fatti da giovanissimi, fino ad approdare alle videocommunity.
Il contest – ideato e organizzato dal team di Altratv – è uno spin off di “Paese che vai” (www.paesechevai.tv), meeting che riunisce ogni anno tutti i micro-editori italiani. La rassegna vede il supporto di Nòva24, Università Iulm, TheBlogTV, Odeon e Movi&Co.
Tra gli esperti coinvolti nella giuria Carlo Freccero, Gregorio Paolini, Andrea Pezzi, Irene Pivetti, Marco Montemagno, Duccio Forzano. «Gli attuali strumenti permettono una documentazione a basso costo. Il mito di una comunicazione dal basso diventa realizzabile», afferma Carlo Freccero. «Queste micro web tv devono essere corsare. Non devono imitare i modelli della generalista. E abbandonare la logica del palinsesto». dice Gregorio Paolini, mentre Andrea Pezzi suggerisce la concretezza del messaggio. «L’utilità non va intesa in senso ideologico ma è un qualcosa di molto pratico».
Diversi e svariati i temi veicolati dai web-palinsesti. Quest’anno trionfano le tematiche legate all’ambiente, sia come denuncia che come valorizzazione e salvaguardia del patrimonio. A seguire gli eventi di taglio “cronachistico”. Si parla anche di politica e sport, spesso minori.
Lo scorso anno – premiate da Silvia Tortora, Rai Educational – sono salite sul podio la bolognese Codec, l’emittente palermitana Telejato e il canale napoletano Insu^Tv. Staremo a vedere, tra qualche mese, a chi dovranno cedere lo scettro!
fonte: www.ninjamarketing.it