Il ferro da stiro è per antonomasia l'elettrodomestico più odiato e brutto nella storia delle faccende domestiche. Tutta colpa del suo antico design? E se provassimo con un oggetto dalle forme accattivanti e all'avanguardia?
Si chiama Flat Iron, è il ferro a vapore progettato dal designer Tatasuya Kobayashi. Ha una linea sottile, curve morbide e un'aria decisamente elegante. Assomiglia ad un anello schiacciato, è rivestito internamente di silicone e l'unico elemento a riempire parzialmente la superficie interna è il serbatoio per acqua, a vista.
Una serie di leds rossi, posizionati sulla parte anteriore, aumentando di intensità indicano la temperatura della piastra metallica sottostante. Leggero e poco ingombrante lo è di sicuro, ma chissà se riuscirà a redimere la triste immagine dei suoi goffi predecessori?
Flat Iron è un ferro da stiro senza punta. La piastra rettangolare desta sospetti riguardo alla funzionalità: Tatasuya Kobayashi probabilmente non ha tenuto in considerazione la necessità di arrivare a spianare zone degli indumenti particolarmente ostiche a ridosso delle cuciture. Anche la presa non ergonomica potrebbe, nelle lunghe sedute davanti alla tavola da stiro, appesantire il lavoro.
Insomma sarà bello, ma non proprio maneggevole. Chissà cosa ne pensano gli atleti dell'extreme ironing che si cimentano a stirare nelle situazioni e nelle zone più disparate e impervie. C'è chi ha portato la tavola da stiro in cima ad una montagna, chi si è immerso sott'acqua (con la presa della corrente staccata, chiaramente), chi il riva al mare.
Nel 1926, alla nascita del prima ferro da stiro, non si immaginavano di certo che sarebbe potuto diventare uno sport internazionale, perchè, strano ma vero, nel 2002 si sono svolti in Germania anche i campionati del mondo.
La monotonia delle faccende domestiche diventa dunque sfida estrema, il design si interessa a questi strumenti obsoleti ridisegnandoli di gran moda, i piumini per la polvere diventano oggetto di un tempo passato. Flat Iron è una proposta, un tentativo di unire la tecnologia e il design. Magari non lascerà il segno a causa di piccole mancanze pratico-funzionali, ma la strada è intrapresa e la rinascita è innescata. In attesa di nuovi concept originali, preparatevi alla sfilata domestica dei nuovi virtuosismi tecnologici.
fonte: www.luxuryonline.it