Compie vent'anni Adode Photoshop, il programma che in questi decenni ha permesso di ringiovanire star, aggiungere missili, fare fotomontaggi scherzo, in poche parole, il software che ha permesso di cambiare e deformare la realtà e ha rivoluzionato il mondo della fotografia. Photoshop è a oggi uno dei software più longevi e uno dei più venduti: è usato dal 90% dei creativi di numerosi settori dall'architettura, al web passando per l'editoria. Dietro il programma due fratelli americani John e Thomas Knoll, il loro padre insegnava ai college e aveva due passioni: le foto e i computer.
LA PRIMA VERSIONE
Adobe Photoshop 1.0 vede l'alba nel febbraio del 1990, anche se la primissima versione del programma aveva un altro nome (Display) e nacque nel 1987. Thomas ideò Display alla fine degli anni '80 e incoraggiato e aiutato da John, che lavorava per la società di George Lucas, il regista "mago" dei fotomontaggi, migliorò notevolmente il software. Elaborato sul primo Mac a colori, sul programma erano già presenti: i primi filtri, la compatibilità con diversi formati, la possibilità di correggere luminosità e tonalità, pennelli e strumenti di selezione. I Knoll si accordarono prima con la società produttrice di scanner Barneyscan e poi con l'Adobe: nacque così Photoshop 1.0. Il programma ebbe un notevole successo e già dopo qualche mese era disponibile la seconda versione. E' impossibile riassumere tutti i traguardi raggiunti da questo programma, pensare per esempio ai filtri taumaturgici, usati in tutte le copertine delle riviste di moda e poi i fotoritocchi per apparire più magre, più giovani e più belle o fotomontaggi. Il programma ha superato l'undicesima versione (CS4, 11.0.1.) realizzata il 24 febbraio del 2009 ed è disponibile in 27 lingue.
REALTA' MANIPOLATA
Spesso però viene utilizzato per taroccare "foto" e manipolare l'informazione. Nel 2008 il governo iraniano aveva "taroccato" uno scatto sul lancio di missili a lunga gittata per fini propagandistici, l'immagine originariamente raffigurava due missili altri due furono aggiunti ad hoc. Non solo politica, durante i primi mesi di gravidanza di Gisele Bunchen la pancia della modella sparì da una campagna pubblicitaria. Altra storia quella di Emma Watson, giovane star di Harry Potter, volto di Burberry: negli ultimi scatti per il lancio della nuova collezione ad andare via è stata la gamba dell'attrice.
fonte: notizie.virgilio.it